Lo Scapolare del Carmelo

Lo Scapolare è un elemento distintivo, dell’abito carmelitano, donato dalla Madonna al primo Generale dell’Ordine, san Simone Stok, quale segno della sua speciale protezione per il Carmelo e della sua appartenenza a Lei da parte dei carmelitani.

E’ un segno di particolare protezione da parte di Maria, dono che la Madre del Signore offre alla devozione di chi a Lei particolarmente si affida. Grazie ad esso, la Madonna autentica la dedizione a Dio dei suoi figli e il loro proposito di vivere nella sequela di Cristo. Chi lo riceve, rivestendolo, viene associato ai benefici spirituali dell’Ordine del Carmelo. Portandolo, si fa professione di appartenere in modo speciale alla Madonna, nell’impegno di imitarla e di rivestirsi delle sue virtù e di vivere una devozione particolare a Lei.
La devozione dello Scapolare crea le migliori disposizioni per ricevere la misericordia di Dio e la liberazione dal Purgatorio.

Che cos’è lo scapolare?

Lo scapolare è un indumento costituito da due grandi rettangoli di tessuto uniti da due strisce dello stesso tessuto che vengono posate sulle spalle (in latino scapulae, da cui il nome scapolare) e lasciano cadere i due rettangoli di tessuto lungo la persona, sulla schiena e sul petto. 
In questa foggia, che è quella originale, lo scapolare è ancora oggi indossato dai membri di molti ordini religiosi, primi fra tutti i Carmelitani, che sono i principali diffusori di questa devozione.
Esistono però anche versioni più semplificate e ridotte (e ridottissime) dello scapolare, il che consente di indossarlo qualunque sia il genere di vita che si conduce.
In ogni caso, lo scapolare ha un significato e un valore tutto mariano: da parte nostra indica un rapporto di appartenenza alla Madonna, e da parte della Madonna indica uno speciale impegno di protezione e soccorso.

Un po’ di storia

Era il 1251; l’Ordine del Carmelo, trapiantato in Europa dalla Terra Santa, era circondato da ostilità e opposizioni, e rischiava di estinguersi. In preda alla più grande angoscia, il suo Priore Generale, l’inglese San Simone Stock,si rivolse alla Madonna componendo per lei l’inno Flos Carmeli.
La Madonna ascoltò il suo grido, e gli apparve tenendo fra le mani uno scapolare. Lo porse a Simone aggiungendo una promessa che sarebbe stata custodita e ricordata nei secoli: Ricevi figlio dilettissimo lo scapolare del tuo ordine, segno della mia fraterna amicizia, privilegio per te e per tutti i carmelitani. Coloro che moriranno rivestiti di questo scapolare non andranno nel fuoco dell’inferno. Esso è un segno di salvezza, protezione e sostegno nei pericoli e di alleanza di pace per sempre.
Uomo di fede e figlio del Medio Evo, San Simone Stock dovette comprendere subito la ricchezza di significati di quel gesto e di quell’indumento! Lo scapolare lo identificava (e con lui tutti quelli che lo avrebbero indossato) come servo della Madonna, ma anche come sua proprietà e per questo come suo protetto. Inoltre lo scapolare era come una pubblica dichiarazione che la Madonna sarebbe stata per lui veramente Mea Domina (Mia Signora): la persona alla quale dedicare la propria vita, il proprio cuore, le proprie azioni.

Il Privilegio Sabatino

La Madonna, a imitazione di Dio, è sempre sovrabbondante nei suoi doni, che offre con misura “scossa, pigiata e traboccante”!
Così, qualche decennio dopo, lo Scapolare si arricchì di un nuovo, grande valore. Sempre nel Medio Evo, in una apparizione a Papa Giovanni XXII, la Santa Vergine assicurò un privilegio speciale ai devoti dello Scapolare: Io, Madre di bontà, scenderò il primo sabato dopo la loro morte, e quanti troverò nel Purgatorio, libererò e condurrò al monte santo della vita eterna.
Questo privilegio fu canonicamente confermato da un documento ufficiale dello stesso Papa – la cosiddetta Bolla Sabatina – risalente al 1322. Da allora in poi la devozione allo scapolare si diffuse in tutta la cristianità, e fu confermata sia dal consenso popolare, sia dalla voce del magistero; furono molti i pontefici che ne confermarono il grande valore. Ne ricorderemo uno per tutti: Giovanni Paolo II, che nel 2001 così scriveva: Anch’io porto sul mio cuore, da tanto tempo, lo Scapolare del Carmine!


E oggi?

Lo Scapolare è ancora molto diffuso, tanto più che c’è la possibilità di indossarlo in una forma ridotta; per una concessione di Pio XII lo scapolare può essere anche sostituito da una apposita medaglietta, che ne conserva il significato e il valore. Tuttavia la prima imposizione deve essere effettuata con uno scapolare “classico”, ossia di tessuto, come quello che vedi a fianco. A questo proposito… 

Ricorda che…

L’imposizione dello Scapolare deve essere effettuata da un sacerdote, che accompagna il gesto con una apposita preghiera. Poi, puoi anche rinnovare lo scapolare o, in caso di necessità, sostituirlo con l’apposita medaglietta.

E ricordiamo anche che lo scapolare è un aiuto meraviglioso per la salvezza spirituale e anche materiale… ma non è un passaporto automatico per il cielo!

Così come i miracoli di Gesù erano legati alla fede di chi li richiedeva, così l’efficacia dello scapolare è legata alla fede di chi lo indossa, al suo impegno nella preghiera e alla coerenza della sua vita morale. Chi ti ha creato senza di te – ci ricorda Sant’Agostino – non ti salva senza di te.