IL Signore misteriosamente parla al cuore e invita chi vuole e quando vuole a seguirlo più da vicino. A vivere unicamente per Lui nel silenzio del chiostro. Chi avverte il suo richiamo può compiere un cammino di discernimento che la introduca nella vita del Carmelo e la aiuti a scegliere liberamente.
Se l’anima cerca Dio, molto più il suo Amato cerca lei
San Giovanni della †
Fiamma viva 3, 28
Il regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra.
Mt. 13, 45-46
Preghiera per il discernimento
O mio Dio, riempi l’anima mia di santa gioia,
coraggio e forza per servirti.
Accendi in me il tuo amore e poi cammina con me
lungo il prossimo tratto di strada davanti a me.
Non vedo molto lontano,
ma quando sarò arrivata dove ormai l’orizzonte si chiude,
una nuova prospettiva si aprirà davanti a me,
e allora incontrerò la pace.
Santa Teresa Benedetta della Croce
Diventare carmelitana scalza
Con la consacrazione religiosa le carmelitane, mediante la professione dei consigli evangelici di castità, povertà, obbedienza, vivono per Dio solo, amato sopra tutte le cose; seguono più da vicino la forma di vita che Gesù scelse per sé e che Maria abbracciò; dedicano l’intera vita alla Chiesa e alla salvezza delle anime, rimanendo nascoste e ritirate dal mondo.
Una giovane può arrivare alla consacrazione monastica nel Carmelo teresiano dopo un serio cammino di discernimento e di prova.
Se le pare di avvertire una chiamata speciale verso il Carmelo, può cominciare ad incontrare la Madre Priora o un’altra monaca in parlatorio. Dopo i primi contatti si può chiedere di trascorrere qualche giorno di ritiro in foresteria e seguire dalla chiesa alcuni momenti di vita liturgica della comunità
Per verificare la chiamata si stabilisce con la comunità un tempo di permanenza in monastero, sperimentando dal vivo la vita delle monache.
Al termine di questa esperienza, le giovani che ne fanno richiesta e sono ritenute idonee, possono cominciare un percorso di formazione iniziale.
Il primo passo è quello del Postulantato (della durata minima di un anno), durante il quale le candidate vengono via via condotte in un’esperienza più diretta e concreta della vita in comunità, che permetta di discernere se c’è una vera chiamata alla vita contemplativa nel Carmelo.
Il passo successivo è quello del
Noviziato
(della durata di due anni). Si tratta di un periodo di formazione spirituale più specifica, che inizia con la vestizione dell’abito monastico col velo bianco. Continua il cammino di discernimento vocazionale e l’approfondimento della propria decisione a seguire Cristo nel Carmelo teresiano; si prosegue il percorso di integrazione nella vita fraterna; si amplia la conoscenza dei Santi del Carmelo e del patrimonio spirituale dell’Ordine.
Siamo venute qui per ubbidire alla sua chiamata;
le sue parole sono veraci: mancheranno i cieli e la terra,
ma esse non mancheranno mai.
Non manchiamogli noi…
(Santa Teresa di Gesù – Cammino di perfezione 2, 2)
Vivere d’amore, che strana pazzia!
Mi dice il mondo:
bada a non sprecare i tuoi aromi e la tua vita.
Ma amarti, Gesù, che feconda predita!
Ogni mio aroma è tuo, per sempre.
E voglio cantare lasciano il mondo:
io muoio d’amore!
Santa Teresa di Gesù Bambino
e del Volto Santo
Al termine del noviziato, se la candidata e la comunità convergono sulla decisione, la giovane è ammessa alla professione temporanea.
Vieni, sposa di Cristo, ricevi la corona
che il Signore ti ha preparato da tutta l’eternità.
~ Veni Sponsa Christi ~
La Prima Professione è emessa per tre anni e rinnovata annualmente fino al compimento di cinque anni. Durante questo periodo l’inserimento nella vita di comunità è pieno. La professa ha così modo di sperimentare un sano equilibrio fra le varie dimensioni quotidiane della vita monastica del Carmelo (orazione, solitudine, silenzio, lavoro, relazioni fraterne e ricreazione comune …).
La professione religiosa viene emessa nelle mani della Priora
Con la Professione Solenne la monaca viene consacrata a Dio per sempre come figura della Chiesa sposa; viene incorporata definitivamente all’Ordine e prosegue la formazione permanente, che si realizza nel contesto della vita quotidiana e conduce sempre più la carmelitana a manifestare in ogni momento della vita la sua piena e gioiosa appartenenza a Cristo Sposo.
La nostra vocazione è così bella, così divina e Dio solo la può dare. Non siamo noi che l’abbiamo scelto, ma
è Lui che ci ha scelto.
La carmelitana…è anzitutto una contemplativa, una nuova Maria Maddalena che nulla deve distrarre dall’unico necessario… la sua vita diviene un dono continuo di se stessa…
Ella attinge realmente tutta la sua felicità a questa sorgente divina: la fede. Essa crede all’amore che Dio ha avuto per lei, crede che questo stesso amore lo ha attirato sulla terra e nella sua anima…Restate in me ed io in voi.
(Santa Elisabetta della Trinità)
Compresi che la Chiesa ha un corpo composto di varie membra, ma che in questo corpo non può mancare il membro necessario e più nobile. Capii che solo l’amore spinge all’azione le membra della Chiesa e che, spento questo amore, gli apostoli non avrebbero più annunziato il vangelo, i martiri non avrebbero più versato il loro sangue. Allora con somma gioia ed estasi dell’animo gridai: O Gesù, mio amore, ho trovato finalmente la mia vocazione.
La mia vocazione è l’amore.
Sì, ho trovato il mio posto nella Chiesa, e questo posto me lo hai dato tu, o mio Dio. Nel cuore della Chiesa, mia madre, io sarò l’amore ed in tal modo sarò tutto e il mio desiderio si tradurrà in realtà.
Santa Teresa di Gesù Bambino