Vita fraterna

La fraternità delle carmelitane scalze è caratterizzata da una franca sincerità e dall’amicizia semplice e famigliare, in un clima di letizia, affabilità e condivisione. Il servizio alle sorelle, con fede e amore, diventa dono per la Chiesa intera.


L’AMORE SINCERO CHE CI DOBBIAMO PORTARE SCAMBIEVOLMENTE E DI CUI INTENDO PARLARVI IN PRIMO LUOGO, E’ ASSAI IMPORTANTE, PERCHE’ NON VI E’ NULLA DI COSI’ DIFFICILE CHE NON SI SOPPORTI FACILMENTE QUANDO CI SI AMA.

(dal Cammino di perfezione 4, 5)

C’è un sano equilibrio tra la solitudine della cella e i momenti di vita fraterna. Insieme ci si ritrova in un refettorio comune per consumare i pasti. Di regola stiamo in silenzio, mentre una sorella legge per tutte la Parola di Dio o qualche testo spirituale. Fanno eccezione i giorni di festa speciale e le solennità più importanti, durante i quali anche la mensa comune è tempo di fraternità.

Dopo pranzo e dopo cena ci si ritrova in una sala comune per la ricreazione che dura un’ora. È il momento della condivisione e della comunicazione. Ogni sorella si impegna a ricreare le altre. Vengono comunicate le notizie più importanti riguardanti la Chiesa, il mondo, la vita stessa della comunità.

In casi particolari non mancano momenti di festa con canti, danze, rappresentazioni. Se ben vissuti, i tempi di fraternità aiutano a vivere meglio il raccoglimento e il silenzio durante la giornata. Sono preziosi anche per crescere nella carità tra le sorelle e nell’amore per Gesù, per sperimentare che il dono di sé rende la vita piena e feconda.
La carmelitana sa che quando Dio avrà potere illimitato sul suo cuore, allora anche lei lo avrà sul Cuore di Dio. Luminoso esempio è la Vergine Maria: immagine della Chiesa orante che silenziosamente si immola ai piedi della Croce, Madre che accompagna il cammino e rende bella la vita.

Durante la ricreazione, se una sorella ha bisogno
di sollievo e cerca un po’ di svago, diportatevi allegramente,
anche se non ne avete voglia.

È tanta l’importanza dell’amore vicendevole che non dovreste mai dimenticarvene.
L’andare osservando certe piccolezze – che alle volte non sono neppure imperfezioni, ma che la nostra ignoranza ci fa vedere assai gravi – nuoce alla pace dell’anima e inquieta le sorelle. Sarebbe una perfezione che costa assai caro!

I M 2, 16-17

La compassione per il prossimo tanto più cresce quanto più l’anima è unita a Dio per amore; quanto più ama, infatti, tanto più desidera che quello stesso Dio sia amato e onorato da tutti. E quanto più lo desidera, tanto più si adopera per questo, sia con la preghiera che con tutti gli altri esercizi necessari e ad essa possibili.

Ed è tanto il fervore e la forza della sua carità che questi tali, posseduti da Dio, non si possono limitare o contentare del solo guadagno personale, ma sembrando loro poca cosa andare in cielo da soli, con ansie, affetti celestiali e squisite attenzioni, cercano di portarvi molti insieme con loro. Questo deriva dal grande amore che hanno verso Dio ed è frutto proprio dell’orazione perfetta e della contemplazione.

San Giovanni della Croce
Insegnamenti spirituali